Alle Gallerie d’Italia di Intesa a Torino, sono esposti due capolavori,
uno di Orazio Gentileschi (Pisa,1563 – Londra, 1639), Madonna col Bambino, 1610 circa, Olio su tela, 113 x 91 cm, Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, Galleria Corsini e un altro di Antoon van Dyck (Anversa, 1599- Londra, 1641), Madonna della paglia, 1625-1627, Olio su tela, 110 x 87 cm, Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, Galleria Corsini con l’identico tema della Madonna con Bambino. Van Dick lo dipinge con una serie di intense simbologie (il grano, l’asinello, la veste della Madonna) che rendono l’opera piena e anche bella, ma priva dell’intensità emotiva che si ritrova in Orazio Gentileschi (il padre della Gentileschi) nello sguardo reciproco tra la Madonna e il Bambino. Lo sguardo di Lei più da donna che Madonna e lo sguardo di Lui più da bambino che Bambino. Si legge nello sguardo di Lei la consapevolezza che il suo bambino morirà, ma sembra quasi che Lei stessa pensi o speri il contrario. Nel van Dyck lo sguardo invece è già pieno di dolore per la consapevolezza dell’ineluttabilità dell’evento.