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Madonna con Bambino alle Gallerie d’Italia Torino

Alle Gallerie d’Italia di Intesa a Torino, sono esposti due capolavori,

uno di Orazio Gentileschi (Pisa,1563 – Londra, 1639), Madonna col Bambino, 1610 circa, Olio su tela, 113 x 91 cm, Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, Galleria Corsini e un altro di Antoon van Dyck (Anversa, 1599- Londra, 1641), Madonna della paglia, 1625-1627, Olio su tela, 110 x 87 cm, Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, Galleria Corsini con l’identico tema della Madonna con Bambino. Van Dick lo dipinge con una serie di intense simbologie (il grano, l’asinello, la veste della Madonna) che rendono l’opera piena e anche bella, ma priva dell’intensità emotiva che si ritrova in Orazio Gentileschi (il padre della Gentileschi) nello sguardo reciproco tra la Madonna e il Bambino. Lo sguardo di Lei più da donna che Madonna e lo sguardo di Lui più da bambino che Bambino. Si legge nello sguardo di Lei la consapevolezza che il suo bambino morirà, ma sembra quasi che Lei stessa pensi o speri il contrario. Nel van Dyck lo sguardo invece è già pieno di dolore per la consapevolezza dell’ineluttabilità dell’evento.

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Les Rencontres de la photographie d’Arles 2024. Ishiuchi Miyako

Ishiuchi Miyako è la vincitrice dell’edizione 2024 WOMEN IN MOTION AWARD WINNER

Molti di noi non pensano mai al fatto che quando uno dei nostri genitori scomparirà per sempre, sarà troppo tardi per accorgersi della sua esistenza, della sua persona e del suo modo di abitare il mondo. Questo concetto è esattamente quello che ha colpito Ishiuchi Miyako al momento della morte improvvisa della madre dopo essersi ammalata di Covid. 

Mia madre e io non andavamo molto d’accordo quando era in vita, ma mentre fotografavo i suoi effetti personali, sembrava che la distanza tra noi si riducesse gradualmente. Ognuna delle cose che toccava direttamente mia madre era come parte della sua pelle, e sono arrivato a percepire indirettamente queste parti del suo corpo. Ho documentato il pathos della sottoveste senza spalle a cui aggrapparsi, delle dentiere senza bocca a cui infilarsi, del rossetto senza labbra a cui adornare, delle scarpe senza piedi a cui riempirle. Non avevo mai pensato al corpo di mia madre, ma ora lo stavo scoprendo in dettaglio, grazie alla fotografia. Scattare una foto significa valutare la propria distanza dal soggetto e rendere visibili le cose invisibili che giacciono sotto la superficie. Sono passati 24 anni dalla morte di mia madre. Sfortunatamente, le fotografie della serie Mother’s non possono mai regredire nel passato, poiché vengono rinvigorite ogni volta che vengono mostrate.

In un nuovo posto, Arles, una nuova atmosfera e un nuovo spazio, Mother’s, ひろしま/hiroshima e Frida sono tutti tirati fuori dal passato, rianimati nel momento presente”

 

Ishiuchi Miyako con la serie Mother’s  ha rappresentato il Giappone alla Biennale Arte di Venezia  2005. Con il suo lavoro Frida esposto al The Frida Kahlo Museum di  Mexico City ha fotografato gli abiti e gli oggetti appartenenti a Frida, mostrando al pubblico l’importanza della testimonianza del vissuto della grande artista messicana. Ishiuchi Miyako è la vincitrice dell’edizione 2024 WOMEN IN MOTION AWARD WINNER . Il suo lavoro verrà presentato a “Les Rencontres d’Arles” dal 30/6/2024

 

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ALL YOU CAN HIT

ALL YOU CAN HIT, mostra personale di Silvia Levenson a cura di Margaret Sgarra, vuole creare un parallelismo tra l’idea di luogo di ristoro che mette a disposizione dell’altro un menù senza restrizioni di quantità di cibo e le innumerevoli azioni violente verbali e fisiche che si consumano ogni giorno nelle cucine di casa. Il progetto espositivo, realizzato in maniera site-specific per lo spazio di DR Fake Cabinet, vuole essere un’indagine sugli intrecci che si possono generare intorno a concetti contrapposti come: l’amore e la violenza, l’apparenza e la realtà, la protezione e la difesa.

ALL YOU CAN HIT     Silvia Levenson

a cura di Margaret Sgarra

DR Fake Cabinet

Via San Francesco da Paola 12/D

Torino
Info: dr.fake.cabinet@gmail.com

+39 338 167 29 86

+ 39 320 824 00 04

Dal martedì al sabato dalle 16 alle 19.30 e su appuntamento

Fino al 18 Maggio 2024